Un posto tutto mio
Ci vogliono occhi nuovi per vedere il bello«Camila strinse i pugni. C'era sempre qualcosa che non le dicevano. L'immagine del quadro le balenò davanti agli occhi. La fanciulla nel suo abito bianco, in un alone di luce, che le tendeva le mani macchiate di rosso... Allora le venne un'idea. Salire nella sua masseria. Forse fra quelle mura avrebbe trovato tracce della madre, la Tea giovanissima, piena di sogni e di segreti di cui non sapeva nulla.»Quando Camila scopre di aver ricevuto in eredità dalla madre una parte di masseria a Salianto, un piccolo paese della Puglia, la decisione è subito presa: resterà giusto il tempo necessario per vendere. A Madrid ha una vita che l'aspetta e ricordi a cui si aggrappa con le unghie, mentre dell'Italia conosce solo la lingua, e certo la madre aveva avuto buone ragioni per abbandonare la sua terra d'origine, cancellando ogni legame con la famiglia. Eppure, quando si trova immersa nella luce abbacinante dell'estate, dove la brezza profuma di mare e fichi maturi, Camila avverte un monito che la spinge a restare. È lo stesso richiamo che la attira verso il bosco delle lucciole, teatro tanti anni prima di una fuga d'amore finita in tragedia, che ancora alimenta leggende e dicerie. Perché la madre era ossessionata da quella storia? Chi è la fanciulla bionda il cui fantasma infesta il bosco nelle notti di luna piena? E quale ruolo ha Tiziana, la comproprietaria della masseria, arroccata nel suo sprezzante silenzio? Solo Marco, uno scrittore dal sorriso caldo e irriverente, sembra disposto ad aiutare Camila a disseppellire quell'antico segreto, risvegliando in lei sentimenti che credeva altrettanto sepolti...