Teoria generale del diritto e dello Stato

Teoria generale del diritto e dello Stato

La "Teoria generale del diritto e dello Stato" è un'opera magistrale, un vero classico del pensiero giuridico. L'interrogativo "cos'è il diritto?" trova qui una delle risposte più suggestive e comunque tra le più complete che si abbiano finora avute. Nulla, infatti, proprio nulla sfugge all'analisi di Kelsen: non l'esame dei precetti giuridici e degli elementi che li caratterizzano (nel che è la 'nomostatica', ovvero la teoria della norma giuridica); non l'individuazione del vincolo che lega tra loro tali precetti e li stringe insieme in un tutto unitario (donde la 'nomodinamica', ossia la teoria dell'ordinamento nel suo complesso), e neppure l'indagine circa la natura di questo ordinamento, se democratico o autocratico (e di qui le pagine limpidissime sulle forme di governo che sovente fanno difetto agli altri trattati guridici); il tutto accompagnato dalle riflessioni critiche sulla giurisprudenza sociologica e sulla filosofia del diritto naturale. Insomma, ce n'è quanto basta per segnare in profondità la formazione del giurista, e di un giurista peraltro che voglia decifrare gli eventi della politica e sappia orientarsi nell'universo filosofico. In questo senso, la teoria generale del diritto e dello Stato è veramente un testo prezioso. Un classico, appunto.
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