Il commercio elettronico. Guida al marketing della vendita online
Disporre di un sito Internet implica per l'azienda, l'obbligo di dedicarsi al commercio elettronico? Quali categorie di imprese possono avvantaggiarsi dall'utilizzo dell'"e-commerce" come effettivo strumento del business? E' possibile affiancare le categorie commerciali tradizionali a quelle online senza traumi eccessivi?Chiunque in azienda si trovi nella posizione di valutare le opportunità e le innovazioni offerte dal mercato e i cosiddetti "new business" sarà, presto o tardi, alle prese con il commercio elettronico, protagonista di uno dei passaggi più innovativi e rivoluzionari dell'economia contemporanea.Il cambiamento che esso porta con sé riguarda soprattutto le mutate relazioni tra impresa e consumatore e l'ampliamento del panorama competitivo: solo prendendone atto, il marketing "one-to-one" e la "concorrenza globale" potranno cessare di essere termini astratti per diventare i punti di riferimento delle moderne strategie aziendali. Fare commercio elettronico significa, banalmente, traslare dal mercato fisico a quello "digitale" le normali transazioni commerciali: è interessante, pertanto, comprendere le implicazioni, gli ostacoli e le opportunità correlati a questo passaggio, nonché gli sforzi richiesti all'impresa o all'esercente che si prefiggano di vendere beni, prodotti e servizi online.Fare commercio elettronico può significare competere in mercati remoti altrimenti irraggiungibili; allinearsi a una concorrenza vasta e variegata precedentemente esterna al proprio mercato di riferimento; esportare; affrontare tematiche fiscali, monetarie e di "pricing" che prima non erano così rilevanti.Fare commercio elettronico significa mutare la propria organizzazione interna e stravolgere le logiche distributive correnti, far proprio un concetto innovativo di "catena di valore" e, più semplicemente, comprendere che il consumatore detiene maggiore potere e controllo che in passato.
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