Il postfordismo. Idee per il capitalismo prossimo venturo
Se 'l'uscita dal fordismo' sembra oggi una realtà acquisita, non è chiara però la direzione dei cambiamenti.Gli autori del libro hanno cercato di leggere il nuovo quadro concependo il postfordismo non come un modello di organizzazione economica e istituzionale già realizzato, ma come uno schema cognitivo utile a decifrare le tendenze del capitalismo prossimo venturo. E scommettono su alcuni elementi fondamentali: il diverso modo di organizzare il sapere cognitivo impiegato nella produzione, sfruttando appieno le potenzialità della comunicazione globale e delle tecnologie dell'informazione; il diverso modo di crescita del lavoro, come competenza specifica che acquista valore dentro sistemi reticolari in cui la distinzione tra lavoro autonomo e dipendente è labile; la diversificazione e l'interattività del consumatore globale che sostituisce gradatamente quello vecchio.Uno scenario privo di contraddizioni? In realtà se il postfordismo rappresenta un insieme di potenzialità da costruire e governare, i risvolti contrastanti su cui si sostiene sono già visibili: se il modello socioeconomico si basa sempre più su forme mobili e socializzate di conoscenza, entra inevitabilmente in rotta di collisione con gli istituti tradizionali di proprietà; d'altra parte, affidandosi all'immaterialità delle competenze cognitive non può evitare, in fase nascente, di essere considerato molto più precario del fordismo per i rischi d'investimento, per i significati di valore e per il sistema dei diritti sociali su cui sono modellate le istituzioni politiche.
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