La società dei giusti. Parabola storica dello gnosticismo rivoluzionario
"Al centro di questo libro ci sono le tragiche vicende che hanno avuto come protagonista uno dei più straordinari tipi antropomorfi dell'intera storia dell'umanità: il rivoluzionario di professione. Emerso dalla catastrofe culturale generata dalla dirompente avanzata della Modernità, colui che abbraccia la rivoluzione come un 'Beruf' è un uomo assetato di assoluto che il disincanto del mondo ha trasformato in un ""orfano di Dio"" dominato dalla nostalgia del totale Altro. Incapace di accettare la realtà, egli aspira a costruire, alla luce di una dottrina soteriologica - la Gnosi dialettica - che proclama di essere il ""risolto enigma della Storia"", un Mondo Nuovo nel quale tutto sarà conforme al Desiderio e l'Umanità potrà finalmente prendere nelle sue mani lo scettro di Dio. La meta del rivoluzionario di professione è la comunità evangelica, basata sulla eguaglianza e la fratellanza planetaria; ma, per giungervi, egli crede che non vi sia altra via che la guerra di annientamento contro gli adoratori di Mammona, che, rendendo sovrana la legge della mercificazione universale, hanno tutto profanato e degradato. Di qui la vocazione pantoclastica della rivoluzione gnostica, che non può tollerare che resti in piedi una sola pietra del vecchio mondo, corrotto e corruttore; di qui altresì l'inevitabile esito distruttivo e autodistruttivo del suo progetto di purificare l'esistente attraverso il terrore di massa e la politica della 'tabula rasa'."
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