Gun love
Un romanzo lirico e toccante sull'America di oggi, che svela un sottomondo popolato di poesia, amore e brutalità. «Una splendida ballata omicida alla maniera di Johnny Cash o Nick Cave... Con echi di altri grandi cronisti della violenza come Cormac McCarthy. Uno di quei rari libri che il lettore vorrebbe fossero un po' più lunghi, per poter passare più tempo nel suo mondo perfettamente compiuto» – The Observer «Dà un'idea della poetica della violenza armata. Tutto è questione di vita o di morte» – New Yorker.com "Mia madre era una tazza di zucchero. Potevi prenderla in prestito quando volevi." Pearl ha poche settimane quando Margot, la giovanissima madre, lascia con lei una famiglia ricca ma brutale per ricominciare da zero, lontano da tutto e da tutti. Insieme attraversano la Florida a bordo di una Mercury del '94 che diventerà la loro casa in un campo per roulotte. Pearl cresce sul sedile davanti, respirando tossine e spazzatura: va a scuola, ha un'amica del cuore e una routine che scandisce le sue giornate, ma conosce solo quel piccolo mondo, e quello ancora più piccolo dell'auto, una bolla che isola lei e la mamma dalla realtà. Fuori c'è la Florida più selvaggia, quella degli alligatori, dei cacciatori, di chi pur di proteggere la famiglia è disposto a qualunque cosa. La vita fra le roulotte e i loro abitanti – disperati e spostati di ogni genere, ma dotati di un ferreo codice morale – è al tempo stesso straziante e piena di tenerezza; ci si sostiene a vicenda, c'è speranza, a volte anche divertimento. Quando il campo diventa uno snodo per la vendita di armi illegali, la pace apparente che regnava su Pearl verrà irrimediabilmente spezzata, strappandola per sempre dalla madre e stravolgendo la sua vita.
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