Il giro del '44
Vincitore Premio Orbil 2020. Narrativa 11/14Ogni dolore ha la sua bugia. Ogni terrore la sua fantasia. «Una scrittura limpida e profonda. Un romanzo di formazione che ha il pregio di essere difficilmente ascrivibile ad una specifica età di riferimento» - Tuttolibri Giro d’Italia, giugno 1940. Martino segue trepido le tappe della gara insieme al nonno e al suo migliore amico. Sono tutti tifosi di Gino Bartali, ma c’è un giovane che sembra insidiarlo con una leggerezza di levriero: Coppi Fausto da Castellania. Che vincerà alla sua prima partecipazione. Ma c’è poco da gioire: il giorno dopo la fine del Giro l’Italia entra in guerra. 1944. Martino e la sua famiglia sono sfollati in campagna. Noia. Per fortuna lui ha portato la sua bici. Che gli viene rubata subito da una ragazzina perfida a capo di una banda di teppisti locali. Non è un buon inizio. Senza mai smettere di fantasticare su un suo personale Giro d’Italia disegnato dalla geografia dei libri di scuola, tra singolari commerci e movimenti oscuri di bande partigiane, osservando senza troppo capire, Martino si trova ad affrontare la realtà, più dura che mai, e cresce tutto in una volta. Un romanzo sulla vita e sulla guerra, sugli eroi di quando eravamo bambini, che restano sempre con noi, e su quella gara con la G maiuscola che è metafora di tutte le salite e di tutte le discese che punteggiano le nostre vite.