Le mutazioni
Tre sguardi sulla malattia, tre modi diversi di viverla in un romanzo che non cede mai all'autocommiserazione e lascia spazio alla leggerezza e a tanta umanità. «Padroneggiando medicina, psicoanalisi, biologia e genetica, sfidando con una lingua sorvegliatissima l'alone tenebroso e lugubre che avvolge la malattia, Comensal ci trasporta con leggerezza, ma con intensità, in quella zona della vita in cui la prossimità della morte è l'anticamera di una possibile conoscenza di sé» – Il Venerdì «La struttura di questo romanzo è l'incrocio sapiente di intelligenza e immaginazione: quello che si definisce un vero talento letterario» – La Razón «Un racconto implacabile sui limiti della compassione» – Juan Pablo Villalobos "Secondo Sartre l'inferno sono gli altri, e ha ragione. Il problema è che certe volte «io» sono gli altri, e quindi sono l'inferno, il mio inferno personale." Ramón Martínez è un avvocato di successo, ateo militante e capofamiglia tradizionale. La sua vita cambia all'improvviso quando un tumore fulmineo gli fa perdere la lingua, letteralmente, e lo precipita in una tragicommedia in cui, ormai senza parole, subisce i discorsi degli altri, perfino quelli di un pappagallo blasfemo. Joaquín Aldama, medico prossimo alla pensione, una carriera opaca alle spalle, vede nel rarissimo caso di Martínez un'opportunità di riscatto che gli porterà fama e riconoscimenti internazionali. Teresa de la Vega, psicoterapeuta sopravvissuta al cancro, proprio grazie alla sua esperienza meglio comprende e aiuta i pazienti che hanno affrontato o stanno affrontando la stessa prova. Tre vite che s'incrociano, tre vite che mutano e condizionano quelle di chi sta loro intorno proprio come un'unica, microscopica cellula mutando altera un intero organismo. A raccontarle uno degli autori emergenti della narrativa messicana, che mescolando linguaggio scientifico e umana leggerezza ci consegna un romanzo più che mai attuale.
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