La distanza che ci separa
Un romanzo insieme documentale ed emozionale che sconvolge per la sua onestà e commuove per il suo innegabile valore universale. «Un libro sorprendente, averlo scritto dimostra non solo talento, ma anche grande coraggio» – Mario Vargas Llosa «Oltre a essere un malinconico ritratto di famiglia, è anche un inquietante affresco della società peruviana» - Loris Tassi, Robinson "Il peggio non è morire, ma ignorare, la tragedia non è smettere di sorridere, ma tacere" «La mia libertà dipende dalla scrittura. E quanto più scrivo più sarò vicino alla libertà.» È sotto l'effetto di questa spinta, di questa necessità, che Renato Cisneros, scrittore e noto giornalista, si mette alla ricerca dell'uomo che è stato suo padre prima che lui nascesse, prima che diventasse un genitore inflessibile e una figura pubblica tanto potente quanto controversa nel Perù degli anni settanta e ottanta, il generale Luis Federico "il Gaucho" Cisneros. La distanza che ci separa è una saga famigliare che si ramifica in tutto il Sudamerica, tra famiglie illegittime, rivoluzioni e matrimoni contrastati; è un figlio che dopo aver perso il padre inizia a ripercorrere la sua storia tra fotografie in bianco e nero, pagelle scolastiche e lettere. Perché proprio nelle parole scritte pare celarsi la verità, l'essenza dell'uomo nascosto dal personaggio pubblico.
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