Le due città
Condotta tradizionalmente in terza persona, questa storia descrive nel dettaglio fondali, oggetti, tramonti, profumi che sembrano provenire da memorie proustiane. «L'assoluta leggerezza della scrittura di Soldati significa fraternità. Il suo rapporto col lettore non è autoritario, ma mitemente fraterno» – Pier Paolo Pasolini Torino e Roma: due città, due fasi della vita di Emilio Viotti, ragazzo di buona famiglia torinese combattuto tra il conformismo borghese e la curiosità per l'ambiente artistico e operaio. Piero, l'amico proletario, e Veve, figlia di un tranviere, lo salvano dalla solitudine e da studi che non lo appassionano, ma Emilio li abbandona entrambi andando a Roma per laurearsi. Lì il matrimonio senza amore con Elena gli apre le porte della carriera cinematografica e gli fa ritrovare Piero, divenuto apprezzato direttore della fotografia. Verso la fine della guerra Piero si ammala di una malattia incurabile ed Emilio lo perde una seconda volta. Condotta tradizionalmente in terza persona, questa storia descrive nel dettaglio fondali, oggetti, tramonti, profumi che sembrano provenire da memorie proustiane. Se Torino e i dintorni piemontesi sono fin dall'inizio la memoria dell'innocenza, l'illusione di una felicità perduta, Roma è la perdita di questa innocenza, il disfacimento che si sconta giorno dopo giorno vivendo.