Il fronteggiatore. Balzac e l'insurrezione del romanzo
Per Antonio Moresco "leggere non è solo leggere, è un incontro e un incrocio forte e rischioso di cromosomi, di corpi, di menti, di sogni". Da una lettura così intensa e fusionale nasce il trascinante dialogo che Moresco intreccia in queste pagine con Susi Pietri, francesista, appassionata studiosa e lettrice, che lo interroga sul suo incontro con Balzac. Dal primo amore per "Splendori e miserie delle cortigiane", desiderato al punto - all'età di sedici anni - da rubarlo in una libreria di Mantova, per poi doverlo rivendere con strazio qualche anno dopo in un momento di difficoltà, fino al corpo a corpo con la stessa impressionante immagine fisica dello scrittore francese, "Il fronteggiatore" racconta attraverso la viva voce di uno dei protagonisti della scena letteraria contemporanea un viaggio entusiasmante: quello di uno scrittore che si misura con un altro scrittore, quello di una lettura più che mai viva che libera Balzac dalle etichette critiche in cui è stato imprigionato e ce lo rivela in tutta la sua forza di sconfinatore. Prendendo le mosse da Balzac, Moresco interroga il nostro tempo e nello stesso tempo combatte contro di esso, contro il suo preteso 'realismo', contro le sue derive culturali, le sue pietrificazioni e le sue rese, rilanciando la visione e il sogno della letteratura.
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