Darke

Darke

James Darke, ex insegnante, bibliofilo e grande lettore, è impegnato nella costruzione di un isolamento perfetto. Si barrica in casa, non vuole vedere nessuno, detesta tutti, compresa la domestica dell'Est che dovrebbe aiutarlo a mantenere un minimo di dignità. Perché sembra odiare tanto il mondo e sé stesso? Perché respinge anche la figlia, ne ignora le lettere e gli appelli? La risposta è in una perdita recente, frutto di una scelta difficilissima; la salvezza in un bambino che lo costringerà a uscire dal buio che ha così abilmente evocato intorno a sé e ad abbandonarsi di nuovo, quasi suo malgrado, alla vita.
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Recensione del libro fornita da lottavo.it

di Geraldine Meyer

A tratti più cattivo delle più cattive pagine di Houellebecq, a tratti più lucido delle più lucide pagine di Saul Bellow, questo Darke è un libro che smonta, senza retorica alcuna, luoghi comuni, buoni sentimenti e prosciuga le sabbie mobili del politicamente corretto...

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