Mata Hari
Nel cuore di un'Europa dilaniata dagli orrori della prima guerra mondiale, in una Francia stremata e atterrita da un'ecatombe senza precedenti, Margaretha Geertruida Zelle ( 1876-1917), nota come Mata Hari, visse una vita intensa, colorata, drammatica. Colei che "con la sua danza faceva fremere il mondo" fu davvero la regina senza corona di quell'universo futile e affascinante, crudele e drammatico in cui, con la complicità di politici e diplomatici, grandi viveur e donne di labile virtù, maturarono eventi terrificanti. Amica e amante di uomini che hanno fatto la Storia, creatrice di eleganza e di stile, perdutamente amata e altrettanto perdutamente odiata, mistificatrice e sincera, spia di alto rango coinvolta in un gioco mortale, Mata Hari fu, una protagonista del suo tempo, eroina e vittima della Belle Epoque. La sua figura, tenera e tragica, emerge in una luce nuova dal romanzo biografico di Grillandi; con una prosa appassionata l'autore ritrae, oltre il mito, la donna che "aveva lucidamente costruito il proprio destino e con limpida scelta privilegiato quella strada sanguinosa che, al di là certo delle sue intenzioni, li conduceva verso una radura senza scampi, davanti a un plotone di zuavi", e ce la restituisce in tutta la sua umanissima, appassionante realtà.
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