Eutifrone. Testo greco a fronte
L'Eutifrone si presenta come uno dei cosiddetti 'dialoghi aporetici', perché in essi Platone pone un problema filosofico - in questo caso: la definizione del 'santo' - e, in apparenza, non ne tematizza compiutamente la soluzione. In realtà, l'Eutifrone mette a nudo la povertà e la carenza strutturale del rapporto teologico della 'religione olimpica', incarnata dal sacerdote Eutifrone, e, tramite Socrate, mostra l'esigenza di una concezione religiosa totalmente rivoluzionaria e fondata sulla ricerca dialettico-filosofica del vero. E le conseguenze di tale 'rivoluzione' sono enormi: anche se in via solo allusiva, Platone rivela, infatti, di ricercare in questo modo un 'nuovo' rapporto tra l'uomo e il divino, un rapporto svincolato da quel 'commercio' fatto di scambi tra richieste e sacrifici propiziatori ('do ut des'), a cui spesso si riduceva la religione greca tradizionale. L'edizione è curata da Giovanni Reale, uno dei massimi studiosi di Platone di fama internazionale. Nel suo "saggio introduttivo" presenta una densa e ricca analisi di tutte le tematiche e le problematiche del dialogo. La sua "traduzione", chiara e moderna, è scandita da intitolazioni che ne rendono molto più agevole la lettura. Seguono: le "note al testo" ricche di puntualizzazioni che facilitano la comprensione dei passaggi testuali, "lo schema del contenuto dell'"Eutifrone"", nonché un'appendice bibliografica che raccoglie gran parte della letteratura critica del XX secolo concernente il dialogo. Il testo greco a fronte riproduce l'edizione critica, ormai classica, di J. Burnet, "Platonis opera" ("Scriptorum Classicorum Bibliotheca Oxoniensis").Testo integrale.
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