Lawrence d'Arabia. L'avventuriero dell'assoluto

Thomas Edward Lavvrence (1888-1935), il romantico Lawrence d'Arabia, il cartesiano autore de "I Sette Pilastrí della Saggezza" e de "L'aviere Ross": l'inglese che incarnò in anticipo il prototipo dell'eroe hemingwayano. Un mito, una leggenda per i suoi stessi Contemporanei: a diciotto anni pellegrino sui sentieri e sulle piste che portano ii castelli medievali dei crociati in Francia e nel Medio Oriente, a vent'anni archeologo e agente segreto, a trent'anni capo della Rivolta Araba contro i turchi e i tedeschi. Fallita nel 19 19, alla Conferenza della Pace di Parigi, ]a sua missione di ambasciatore della causa della indipendenza araba dai regimi coloniali europei, nel 1922 Lawrence cancella la propria realtà anagrafica e si reinventa una biografia sotto le mentite spoglie dell'aviere J.H. Ross, poi del carrista T.E. Smith, quindi dell'aviere T.E. Shaw: Aurans Iblis (Lawrence Il Diavolo), il Principe Dinamite, li Cammello Imperiale dei Deserto, Il Guerrigliero dell'Assoluto non vide, però, mai premiato il suo ascetico rifiuto di trarre profitto dal potere della gloria- accettò l'abiezione della povertà e dell'anonimato, sperimentò il martirio della "diversità" (fino a sospettare pratiche omosessuali) ed ebbe, infine, una morte tragicamente assurda. Soldato di ventura e santo eremita, ribelle eroico e mitomane al limite del divismo, servitore di ideali e dissacratore puro, T.E. Lawrence portò la "livrea della morte per tutta la vita". La sua storia è stata indagata da storici, strateghi militari, registi cinematografici, commediografi e psicoanalisti; T.E. Lawrence è stato personaggio dai molti nomi, dai molti ruoli e dalle molle maschere: Cino Boccazzi, narratore e aedo dei deserto, seguendone, con straordinaria intelligenza critica, l'avventuroso itinerario in cerca di una identità continuamente persa, ritrovata, ricreata, è riuscito, studiando il personaggio e il suo mito, nella magica impresa di darcene un ritratto completo e unitario.