Federico Barbarossa. Mito e realtà

Federico Barbarossa. Mito e realtà

"Fautore di leggi e violatore di leggi": forse nessun sovrano medioevale presenta una personalità tanto variegata come quella di Federico I il Barbarossa. Ernst W. Wies, in questa sua opera, offre tanti diversi Barbarossa quanti furono gli eventi, le circostanze e le epoche dela sua vita. Il Barbarossa divenne un mito. E il mito offre l'immagine di un re che assiste impassibile allo scempio dei bambini legati alle macchine da guerra. Ma anche di un nobile che si fa paladino delle virtù cavalleresche, che consegna la spada ai figli, che bacia i piedi del papa come gesto di pace e di alleanza. E di un imperatore che protegge le arti al fianco della sua sposa, la raffinata Beatrice di Borgogna. Quale tra questi diversi profili è il più rispondente alla realtà? Il rilievo storico di Federico I di Hoenstaufen, considerato nell'ottica di un grande biografo quale è Wies, si amplia nelle più profonde ragioni sociali e politiche. Fedele a un impero romano ormai anacronistico, il Barbarossa difese il morente feudalesimo contro le idee di libertà e autonomia espresse dai Comuni. Ma, benchè la Storia lo condanni, pose anche un memorabile sigillo al Medioevo e seppe cogliere il segno dei tempi nuovi, come l'esigenza di più equilibrate norme giuridiche e morali. Con Federico Barbarossa, Wies presenta il primo documento veramente completo che consente di conoscere e capire a fondo non soltanto la figura di Federico, ma anche le travolgenti metamorfosi della sua epoca.
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