Il Santo Graal
Tra le leggende che si perdono nella storia, quella del Santo Graal è forse la più affascinante. Essa infatti ci attrae non solo per aver attraversato tutta l'Europa e il Medio Oriente in un arco di diciannove secoli, ma soprattutto per quell'aura di mistero che avvolge questo oggetto sacro di cui nessuno è mai stato in grado di rivelare la vera essenza. Sulla natura del Graal non sappiamo quasi nulla, si ignora perfino se fosse un oggetto o un gruppo di oggetti, se fosse una reliqua o un libro, un calice - quello dell'Ultima cena - o un piatto, o c'è chi addirittura lo identifica con l'Arca dell'Alleanza o con la Tavola Rotonda. Attraverso uno studio meticoloso l'autrice ricostruisce le tracce di questo oggetto veneratissimo e misterioso nei diversi luoghi dell'Europa. La sua ricerca prende l'avvio dai primi apostoli che partirono da Gerusalemme per diffondere il Vangelo nel mondo conosciuto da un re cristiano che nel V secolo venerava il Graal sull'isola di Man e in Scozia. Da qui in poi la storia si confonde con il mito, alimentato soprattutto dall'opera incompiuta di Chrétien de Troyes che ha fatto del Graal e dei suoi cercatori, Lancillotto e Perceval, un simbolo della cristianità denso di significato. Ma il mistero del Graal che sembra riaffiorare ciclicamente nella storia dell'umanità rimane per noi un enigma dal fascino straordinario.
Momentaneamente non ordinabile