Principio di precauzione
Pascal è un agente finanziario quarantenne. Siamo nel 2004, i giornali francesi traboccano di sconvolgenti notizie di cronaca, che parlano di adolescenti che massacrano i genitori per futili motivi. Di figli Pascal ne ha due, Manon di dodici anni e Julien di sedici. Quest'ultimo è la spina nel fianco di Pascal. Sta vivendo la crisi della sua età, ma anche Pascal la vive, a modo suo, concependo l'idea fissa che il ragazzo frequenti cattive compagnie, possa diventare violento, esattamente uno dei tipi a rischio di cui la cronaca nera fornisce documentati profili. E poi non c'è solo Julien a creare problemi: anche il lavoro ci si mette di mezzo, nella forma di una possibile prossima fusione della banca in cui Pascal lavora con un gruppo italiano. E non è ancora finita: c'è anche un collega, Lionel Ruszczyk, che tormenta il nostro eroe con la sua rozza propaganda antiaraba, ma soprattutto con i racconti volgari e maschilisti delle sue imprese erotiche - racconti che hanno spesso come protagoniste femminili ragazzine poco più grandi di sua figlia Manon! La ciliegina sulla torta è infine l'abitazione di Pascal. Fuori Parigi, lontano dal posto di lavoro. Un vero disastro. E così che la paranoia si fa strada, e una moglie che finisce disoccupata non migliora certo la situazione. Si attende un evento o una reazione risolutiva. Ma attenzione: a questo punto non potrà essere nulla di "normale", nulla di borghesemente pacifico. Perché la paura è troppa...
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