Sul fondo del mare c'è una vita leggera
Lui si chiama Piero, ha 44 anni ed è inabile al lavoro perché infelice. Invece per tutti in paese è Cibicotti, il matto. Piero non è cattivo, non fa male a nessuno, neanche a una mosca, e trascorre la sua esistenza alle prese solo con i piccoli accadimenti quotidiani: i continui litigi con sua moglie, la Bella, e con la madre, vera origine di molte delle sue stranezze; i frequenti screzi, e persino le botte, con i suoi feroci compaesani, sempre pronti a deriderlo; i mancamenti provocati dalle belle milanesi in vacanza. Il suo tempo, insomma, trascorre pigramente, con qualche fissazione di troppo e qualche malinconia difficile da scacciare. Fino a quando, il giorno di Natale, per lui il più triste dell'anno, Cibicotti decide di rubare il presepe della Chiesa di San Nicola. Un'avventura tragicomica raccontata in prima persona dal protagonista nella forma di un lungo e stralunato monologo, dove le cupe ombre del suo passato si mescolano alla commovente goffaggine di un'impresa irripetibile.