Il lupo e la luna
Nella tradizione siciliana i "cunti" erano le favole raccontate la sera dagli anziani, con i bambini del vicinato disposti a cerchio. Interprete moderno di quest'antica tradizione, Pietrangelo Buttafuoco racconta la storia della vita di Scipione il Cicalazadè, conosciuto nel mondo d'Oriente come Sinan Pascià e, in Occidente, nella sua Messina, come il Rinnegato. Catturato dodicenne dai pirati di Dragut, Scipione viene educato alla corte del Sultano, ne diventa il Prescelto e dunque nominato comandante degli eserciti Ottomani di terra e di mare. Tra battaglie, conquiste, bottini e gloria, Sinan Pascià cova nell'animo la nostalgia per la sua terra, e per questo torna nella Terra Lunga, l'Italia, in Calabria e poi in Sicilia. A Palermo, Scipione scorge la meta del suo destino: una dama fatta Luna che gli incide nel cuore un innesto dal quale germoglia l'amore. Ma la battaglia non può aspettare: Scipione deve sciogliere le vele e puntare le prue verso Messina, dove il fratello è pronto a ordinare il fuoco contro di lui. E dunque battaglia, cruda e lunga battaglia tra fratelli. Ma un rabbioso "Evviva!" saluta la vittoria di Scipione, che così potrà risalire nel cuore segreto di Sicilia e tornare finalmente alle braccia della donna fatta Luna. E dimorare in lei per sempre. "Il Lupo e la Luna" è un cunto ma è una storia vera.
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