A colpi di machete. Parlano gli esecutori del genocidio in Ruanda

A colpi di machete. Parlano gli esecutori del genocidio in Ruanda

Il libro offre una testimonianza della strage in Ruanda che ha visto, nel 1994, in poco più di un mese, il massacro di circa 50.000 tutsi a opera dell'etnia rivale hutu. L'autore, giornalista inviato di guerra per "Libération" fa parlare i carnefici e, in particolare, un gruppo di nove persone. Quello che emerge è la "bestialità" di questi esseri umani, una bestialità che è qualcosa di più della violenza individuale, qualcosa di più della follia, qualcosa di diverso da una guerra vera e propria, perché è fatta dell'indifferenza più totale alla vita, alla morte, al sangue, al dolore, a ogni forma di umanità.
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