Sbadatamente ho fatto l'amore
Nel luglio 1961, dopo mesi di riprese cinematografiche trascorsi su un'isola deserta, senza comodità e con la compagnia di due sole donne, una nevrastenica e l'altra fidanzata con il regista, l'attore Manlio Cecovini torna finalmente a casa, a Roma. Il primo sfizio che si vuole togliere è andare ad un'orgia. Quello delle orge è un ambiente che conosce bene, popolato da aspiranti attrici, palazzinari, nobili spiantati e produttori. Manlio arriva in una piccola villa sull'Appia e depone gli abiti nel vestibolo. Nella sala, contro una parete, isolata dagli altri, c'è una giovane dalla nudità smunta, sofferta. Chi è? E la figlia del "mostro di Colleferro", gli sussurra qualcuno, uno dei più spietati serial killer del dopoguerra.