Morti e sepolti
Max Moscatelli è un ladro di tombe che si spaccia per archeologo: l'anziano Peter, professore americano in pensione, molto idealista, l'ha conosciuto in Italia e l'ha coinvolto in un progetto in Argentina: accanto a una caserma dell'esercito è stato rinvenuto un cadavere; si sospetta che vi sia una fossa comune di desaparecidos e Peter è stato incaricato di effettuare gli scavi necessari per chiarire la vicenda. Siamo negli anni '80, l'esercito conserva lo strapotere anche dopo la fine della dittatura e non vede di buon occhio le ricerche sul recente passato. Peter muore in un incidente sospetto e Max è tentato di abbandonare tutto, ma il resto del team lo convince a continuare. Il gruppo dovrebbe proseguire gli scavi nella zona militare e decide di scavare un tunnel: l'operazione ha successo, si trovano i corpi e si riesce a estrarne quattro, ma i militari si sono accorti di qualcosa e fanno crollare la galleria. I corpi estratti vengono identificati con l'aiuto della popolazione locale, la vittoria sui militari è raggiunta perché l'opinione pubblica scopre l'eccidio, ma Max deve scappare in tutta fretta dall'Argentina, dove nel frattempo ha trovato l'amore.
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