Gli illusi
Inghilterra, anni sessanta: la giovane Audrey conosce a una festa Joel Litvinoff, avvocato americano senza dubbio bello, dai grandi ideali, che si batte senza compromessi per i diritti civili. E amore a prima vista, cui segue un matrimonio felice, dei figli, e, per Joe, una sfavillante carriera. Quarantanni dopo, alla vigilia di un importante processo, Joel avverte un malore, si accascia e entra in coma. Audrey è ora sola, il punto di riferimento per lei e per la sua famiglia non può aiutarla, e deve confrontarsi, forse per la prima volta, con i dilemmi e i dubbi suoi e dei suoi figli. Insomma, deve aprire gli occhi sul mondo che la circonda. Sua figlia Rosa, una volta irriverente rivoluzionaria, è in preda a un insensato fanatismo religioso ebreo orotodosso; la secondogenita Karla, impegnata nel sociale, tutta casa e lavoro, vive - chi lo avrebbe mai sospettato? - una relazione extraconiugale con un giornalista d'assalto; il suo figlio adottivo Lenny è alle prese con le illusioni maligne della giovinezza e non pare avere tempo di ascoltarla. Infine, Audrey, in questo terremoto della sua maturità, viene a scoprire i segreti e le bugie del suo rapporto con Joel, e la verità sul suo matrimonio.