La corazza ricamata. I greci e l'invisibile
Questo libro, che è saggio, romanzo del pensiero umano e insieme felice divagazione per tutti coloro che si interrogano sul passato e sull'avvenire della conoscenza, rievoca suggestivamente la grande rivoluzione concettuale, tra Omero e Platone, da cui è nata la storia dell'Occidente, la nostra storia. Per Omero, per i Greci presocratici, per Erodoto e Ippocrate, la conoscenza concerne il visibile, equivale a vedere, o meglio, a disvelare ciò che in realtà è già manifesto. Da Platone in poi, invece, non si tratta più di rendere evidente ciò che si nasconde alla superficie, ma di contemplare proprio quell'invisibile, in cui si identifica il vero e a cui si oppone l'inganno del visibile. E' una rivoluzione totale, che presuppone la perdita dell'originaria nozione di verità come disvelamento. Passando per il sapere misterico della Grecia arcaica, per il mito di Edipo - in cui i temi della vista e della cecità hanno un ruolo centrale - e ancora per quello delle Sirene, viene qui raccontato il rapporto tra il sapere e il vedere. Un modo per far riaffiorare alla luce le radici antiche di un dibattito ancora attuale, al quale i disegni di Pierre Le-Tan conferiscono un'aura metafisica che aiuta a penetrare i fondamenti profondi e lontani dell'intera modernità.
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