Diario
"Rutka aveva quattordici anni quando morì, esattamente la mia età quando venni a sapere della sua esistenza. Nel gennaio del 2006, un venerdì mattina, ricevetti una telefonata da Menachem Lior, un uomo di cui non avevo mai sentito parlare prima. Menachem si presentò dicendo che era originario di Bedzin e mi chiese se ero la figlia di Yaacov Laskier. Dopo che glielo confermai, si commosse e mi disse che non tanto tempo prima era stato ritrovato a Bedzin il diario di una ragazza scritto durante l'Olocausto: il diario di Rutka Laskier. Fu da quella mattina che cominciai a conoscere mia sorella Rutka seguendo la sua vita e comprendendo la sua morte. lo guardo la fossa in cui sono state gettate la mia famiglia e Rutka dopo lo sterminio, sento il dolore del compito che ho assunto nel tener vivo il suo ricordo e lo porto dentro di me con onore e amore." (dall'introduzione di Zahava Laskier Scherz, sorella di Rutka)