La femmina della specie

La femmina della specie

Doll è un'orfana, ufficialmente undicenne, che vive con il padre prostituendosi nei motel lungo il Mississippi: il patto con i clienti è che farà il bagno con loro, ma non potranno toccarla. Evidentemente folle, la ragazzina ogni tanto uccide un cliente, per tornare soddisfatta dal padre con un trofeo in mano. Gilead è un giovane di bell'aspetto, ma fortemente ritardato, che si affeziona a una donna che ha incontrato un giorno al parco con una carrozzina e incomincia a seguirla e a telefonarle. La donna dapprima si spaventa e rifiuta la sua corte, chiamando perfino la polizia e minacciando di difendersi da sola; poi, una sera, approfitta di lui per fargli ammazzare l'ex marito, vendicandosi così dell'abbandono. Agnes O'Dwyer, infermiera tra la fine degli anni Cinquanta e il 1974, uccide "animata da cristiana pietà" qualcosa come ventisei pazienti, ammazzandosi con un'iniezione letale per paura di essere scoperta dopo l'ultimo delitto e lasciando un diario cifrato col racconto delle sue gesta. Una galleria di donne apparentemente "normali" ma animate da un oscuro istinto, da una pulsione violenta pronta a irrompere nel teatro quotidiano della vita. Racconti spietati, ossessivi specchi della natura umana, gioielli di un macabro divertimento che parlano di una disperazione che è pur sempre umana.
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