Delitto a Capri
Uno sceneggiatore a caccia di idee per il soggetto di un film, e la sua giovane amante Valentine, produttrice cinematografica indecisa fra vita intellettuale e vita mondana, sono i protagonisti di "Delitto a Capri". Valentine è un modello di cinica efficienza nel lavoro, ma porta in sé "qualcosa di malinconico e di irrisolto", che si mostra in quei suoi "dentini da bambina crudele", o nel modo in cui fa l'amore, come "un burattino fatto di pongo". Il rapporto di amore-odio che si instaura fra lei e il narratore è complicato, sullo sfondo di una Capri di fine estate, dal sopraggiungere di due coppie di amici e dalla morte di un ospite della pensione, fondale fisso di questo elegante carosello di incontri, approcci, reticenze, amabili o tristi conversari. Ma la morte del signor Newman sarà davvero un evento naturale? Il lettore scoprirà da sé i retroscena del caso inseguendo le riflessioni del protagonista, che sembra camminare con garbo- anch'egli indeciso come Valentine- sulle stesse acque che bagnano sia la finzione letteraria sia la realtà, lasciandoci alla fine (e qui l'io narrante e l'io autobiografico coincidono) il senso di un'ironia ultima e di una grande leggerezza del vivere.
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