Reds. Racconti comunisti

In questi racconti di passione e disincanto, in cui l'ironia stempera il pessimismo e questo assume una misura critica che si riflette in uno stile della precisione accecante, vengono fissati nel profondo contenuto di verità e umanità alcuni personaggi, o meglio 'caratteri', legati alla storia dell'ex partito comunista, in un arco di tempo compreso fra la Resistenza e i giorni nostri. Operai ideologicamente temerari, digiuni di sottigliezze teoriche ma sorretti dall'antica ispida fede in un'utopia di giustizia integrale; dirigenti di Cellule e Sezioni caduti in disgrazia per essersi opposti a ogni compromesso con le varie 'linee morbide' abbracciate dal partito in tempi di acquiescienza a un incalzante trasformismo politico e agli accomodamenti della società consumistica; uomini che hanno respirato fin dai banchi del liceo l'aria della libertà e di cui, alla fine di un aspro cammino politico, non resta che la 'carta sottile e grigiastra' di un necrologio affisso a un muro; e un vecchio senatore ex partigiano, ossessionato da una segreta 'colpa' che verrebbe forse ritenuta veniale dall'odierno buonismo, ma che martirizza la coscienza di chi è stato un 'comunista di cristallo' e ora vede la sua inflessibilità e le sue scelte di vita battute dall'indifferenza dei senza pensiero. Un libro colmo di violenza e di amore, in cui Luca Canali dà la massima prova (sempre sofferta sulla propria pelle) di quella letteratura della testimonianza che pare essere più che mai un valore negletto, ma proprio per questo irrinunciabile.