Schegge di vetro
C'è qualcosa di misterioso che striscia e si agita tra questi dodici racconti. Qualcosa che convince un antico innamorato a commettere un brutale omicidio. Qualcosa che attira le persone verso uno stagno in cui le erbacce crescono in maniera inquietante. Qualcosa che spinge un anziano pensionato a punire i teppisti che spadroneggiano nel suo quartiere. Qualcosa che fa credere a un uomo di poter scrivere straordinari romanzi solo nella sua mente, che permette a una madre di lasciare nel pericolo i suoi bambini, che conduce un ragazzo tra le mura di un museo delle cere allo scopo di fare scorrere del sangue vero. Qualcosa di leggero e invisibile, di sottile e affilato. Di tagliente, come una scheggia di vetro sotto la pelle nuda. La follia, probabilmente.