Una società mediterranea
"Una società mediterranea" (1967-1985), magistrale opera in cinque volumi di Shelomo Dov Goitein, è impresa storiografica da collocarsi degnamente accanto alle ricerche di un Braudel per la conoscenza di quel crogiolo di civiltà che fu il Mediterraneo. Compilata in oltre diciassette anni di paziente lavoro, questa imponente monografia sulle comunità ebraiche del mondo mediterraneo nell'Alto Medioevo offre un'incomparabile descrizione della loro vita sociale, religiosa ed economica all'interno di uno Stato musulmano. Principali attori della fiorente vita intellettuale e dell'espansione del commercio, gli ebrei dell'epoca forgiarono gran parte di ciò che oggi costituisce il Giudaismo tradizionale e divennero un canale di comunicazione fra la tradizione islamica e l'Occidente cristiano. Il capolavoro di Goitein è stato rivisto da Jacob Lassner e compendiato nel presente volume che ripropone tutta l'intensità delle narrazioni e dei contesti presenti nell'edizione integrale. Per comprendere il valore di questa sintesi bisogna soffermarsi sull'eccezionale, talvolta impenetrabile raccolta di fogli e frammenti, unici nel loro genere, rinvenuti per caso nella Cairo vecchia in una Ghenizah ebraica, una sorta di deposito di scritture sacre. Diversamente dalle cronache storiche e dai testi letterari coevi, nei materiali della Ghenizah si ritrova il vissuto di un'intera società in tutta la sua vivezza, complessità, stratificazione, e che, geograficamente, abbraccia l'intero Mediterraneo per estendersi a oriente fino al subcontinente indiano. Non si conosce alcun materiale di simile portata sulle origini del Cristianesimo né dell'Islam, così che le carte rinvenute nella Ghenizah cairota sono di cruciale importanza per gli studiosi del Giudaismo e della storia ebraica, ma anche una fonte indispensabile per ricostruire l'estesa storia economica e sociale del Vicino Oriente medioevale. Goitein ha saputo investigare e interpretare quei testi come nessun altro studioso. Lassner, da parte sua, li ha resi accessibili a un pubblico più vasto suscitando nuove e suggestive domande circa gli ebrei della diaspora e le relazioni della loro comunità con le culture egemoni dell'Islam e del Cristianesimo.
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