La città di Iram
Una donna rischia di affogare nel gorgo doloroso di un amore perduto. E' infelice, inseguita da mille e irrisolti interrogativi, accarezzata soltanto dal vento lieve del mare. Ma sarà proprio di là da quelle irrequiete onde della sera, da un mare che si apre di fronte ai suoi occhi "come un immenso libro antico", che cominceranno a provenire le prime risposte. Sarà un lungo, intenso, affascinante viaggio in Marocco a farle ritrovare se stessa e il senso della vita. La città di Iram, il luogo immaginario della conoscenza e della saggezza, attende chiunque sappia ascoltare l'altro da sé. Dopo "La straniera", ambientato in una Torino multietnica e inquieta, Younis Tawfik continua a confrontare le culture di Oriente e Occidente, a cercare spazi di intersezione, a rintracciare sentieri in cui sia possibile il dialogo fra i due mondi, così vicini ma anche così diversi. Sono i due personaggi - una donna italiana, un pittore che ha conosciuto la dura quotidianità dell'emigrazione e una giovane marocchina che è fiera dei propri castigati costumi - a incarnare temi e questioni che mai come oggi attendono di essere esplorati dalla forza della narrazione: l'integrazione, la modernità, le religioni. Al di là di ogni fondamentalismo.