Psicologia dell'amore (La)
Forse nulla, più dell'amore, è sembrato rimanere così a lungo al riparo dalle incursioni crescentemente aggressive della ricerca scientifica. "Per quanto riguarda l'amore o l'affetto," dichiarò Harry Harlow nella sua prolusione all'American Psychological Association nel 1958, "gli psicologi hanno fallito... Quel poco che sappiamo sull'amore non va oltre la semplice osservazione e quel poco che ne scriviamo è già stato scritto molto meglio da poeti e narratori." Un'accusa piuttosto grave se è vero, per giunta, che narratori e poeti, a proposito dell'amore, si sono sempre contraddetti, arrivando a definirlo, per esempio, ora uno 'stato di incandescenza' e ora, agli antipodi, uno 'stato di anestesia percettiva'. Vent'anni dopo, le cose si presentano profondamente cambiate. Decine di indagini psicologiche mettono a fuoco da diversi punti di vista ciò che più di ogni altra rimane, per l'uomo, la 'cosa' in assenza della quale meno che mai la vita varrebbe la pena di essere vissuta.
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