Amore e sessualità negli autori latini
La poesia d'amore latina era, in generale, molto più libera della nostra in materia sessuale. Catullo, Orazio, Virgilio, Tibullo, Properzio e Ovidio cantarono con disinvoltura anche l'intimità dei loro incontri amorosi, fossero eterosessuali o omosessuali. Del resto, per permettere all'oratore Ortensio di avere un figlio, anche Catone il Giovane, vivido esempio di moralismo, gli prestò la propria moglie, per poi riprenderla tranquillamente in casa suscitando non poche ironie, ma non scandalo e tantomeno censura. In questo libro Luca Canali passa in rassegna le diverse modulazioni sentimentali e fisiche dell'Eros (e dell'odio), dal severo esorcismo di Lucrezio al tormento di Catullo, dalla malinconia di Orazio all'"eros freddo" di Virgilio, da quello ardente di Tibullo e di Properzio all'elegante cinismo di Ovidio, dall'erotismo di Petronio all'indignazione di Giovenale e alla perfidia di Marziale. E sono proprio i testi di questi grandi, in elegante traduzione italiana, a testimoniare gli aspetti spesso contraddittori, o in ogni caso tra loro diversissimi, dell'amore e della sessualità nel mondo latino.