Hagj
Appassionante e travolgente romanzo, narra epicamente il tragico destino del popolo arabo nei giorni della fondazione dello Stato d'Israele attraverso gli occhi di Hagj Ibrahim, 'muktar', ovvero capo, del villaggio di Tabah, un villaggio fuori dal tempo lungo la strada per Gerusalemme. Qui gli arabi conducono la loro esistenza secondo millenarie consuetudini: gli uomini portano il pugnale alla cintura, le donne si velano il capo e il volto. Hagj è intelligente e valoroso, ha coraggio e pietà, e crede fermamente nel Corano e nell'onore. Ma arrivano gli ebrei a scardinare le sue certezze e la sua fede in un Dio invincibile. Dapprincipio cerca di far fronte agli aggressori a fianco del suo popolo, ben presto però comprende che la fine della libertà si avvicina, scoprendo intorno a sé il tradimento, la meschinità e la paura.
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