Ho sognato Don Chisciotte
Due amiche sono in vacanza in Spagna. Tenerezze, risate, confidenze, impercettibili malinconie, nostalgie di un college inglese, bisogno d'amore: sono questi i sentimenti che le accompagnano in una terra che è uno dei luoghi più letterari e cinematografici del Ventesimo secolo. La Spagna di "Sangue e arena", di Hemingway e di Neruda. Ma anche la patria di Don Chisciotte, il sognatore. Ed è proprio il sogno, l'inquietudine che porta con sé, i desideri che nasconde o rivela, a insinuarsi nelle giornate di Ingrid e Rachel. In quella meravigliosa fuga dalla realtà che può essere un viaggio. Qualcuno tuttavia le osserva, le segue, e vorrebbe rubare loro la vita, le esperienze, i baci dati di nascosto, il battito dei cuori che Juan, un giovane , affascinante torero, provoca a entrambe. Qualcuno che non può fare altro che scrivere. E' Mick, uno scrittore americano che sta fuggendo da se stesso e dall'orrore della pagina bianca. Danzando un delicato valzer delle illusioni e delle seduzioni, Rachel e Ingrid si abbandonano alla confessione dei loro desideri. Ma sarà la calda musica del flamenco ad accompagnare le loro fantasie. Compresa quella della maternità, il desiderio più antico e profondo di ogni donna.E' questo il valore più forte che si incontra nel primo, commovente romanzo di Romina Power. Ma altri ce ne sono: l'amicizia, la sincerità, la comprensione. E l'amore, quell'intenso, complesso, meraviglioso sentimento che tutti gli altri racchiude. L'unico per cui vale la pena di sperare nel futuro, nonostante le disillusioni a volte terribili, che la vita impone a uomini e donne.
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