Diario di Edith
Edith è una donna apparentemente forte capace di resistere senza cedimenti alle asperità della vita. Ha un aspetto allegro e sorridente, ma qualcosa di oscuro si annida dentro di lei. Edith cerca di non dare peso a quei momenti di buio, che a volte l'assalgono senza una ragione precisa e che si limita a considerare banali sbalzi di umore, alterazioni di cui probabilmente tutti soffrono. "Per essere felici in fondo basta fare quel che si deve senza porsi troppe domande. L'importante è godere di buona salute", ripete a se stessa. Con questa filosofia di vita affronta serenamente anche il divorzio dal marito che si risposa con una donna più giovane. A Edith, per sfuggire al grigiore della propria esistenza, non resta che costruirsi un'altra vita nelle pagine del suo diario, in cui il figlio scapestrato è un brillante ingegnere con una moglie carina e una nipotina adorabile. Forse una semplice valvola di sfogo, se non che nella vita reale Edith comincia a sentirsi strana, come intontita, come se qualcosa si stesse lentamente incrinando dentro di lei. Dietro la tranquillità più rassicurante, si apre l'anticamera della follia.