Un uomo di carattere
Oltre il cancello di una villa abbandonata si cela un giardino sopraffatto dall'incuria del tempo e dalla potenza della natura. Dalla romantica decadenza di questo panorama si lascia affascinare Daniele Bausa, pittore dilettante, che vi si reca a passeggiare ogni giorno. Durante una delle sue quotidiane perlustrazioni alla ricerca di uno scorcio da cui trarre ispirazione, si imbatte nell'ingegner Erasmo Stiler, nuovo proprietario della casa, desideroso di riportare l'ordine in quel groviglio di rovi e cespugli senza alcuna direzione. Tra i due si instaura uno strano legame nato dalla comune passione per il giardino, così mentre Stiler assume una sorta di atteggiamento di sfida nei confronti della natura da dominare, il pittore si limita a contemplare le creazioni del nuovo padrone di casa. Ma a far vacillare l'equilibrio fra i due personaggi farà la sua comparsa Zeta - creatura dal fascino arcaico e lontano - che sembra la reincarnazione di quell'ideale di perfezione che Stiler aveva ricercato nel corso della sua vita. Zeta però non accetta di diventare una bella statua al centro del giardino, ma anzi si propone come una violazione dei principi estetici che fino a quel momento avevano regolato ogni aspetto dell'esistenza dell'ingegnere. Di fronte a questo imprevisto, i protagonisti della storia dovranno decidere se abbracciare la vita con i rischi che essa implica o restare abbarbicati alla sicurezza del proprio giardino dove neppure gli uccelli possono entrare ad alterarne la simmetria.
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