Il mio vestitino azzurro

Scrivere la biografia di una donna nata il 1 gennaio 1900 non è facile, specialmente per un giovane e pigro inglese catapultato a New York, e che della psicologia delle centenarie e della storia del Ventesimo secolo sa molto poco. Da una giovinezza inquieta in una repressiva Inghilterra d'inizio secolo alla scoperta dell'arte e del sesso nella Parigi degli anni Venti, dai travagli della Seconda guerra mondiale all'America di plastica degli anni Cinquanta, dall'esplosione della pop art alla metropoli delle fotomodelle, il (o la) protagonista di questo romanzo si arrampica sui vetri cercando disperatamente di farsi credere. Ma a chi è destinata questa falsa autobiografia? Ad una ragazza, naturalmente.