Bildung ebraico-tedesca del '900
"La Bildung ebraico-tedesca del Novecento" è un libro di particolare rilevanza all'interno del dibattito filosofico, storico, pedagogico. Anna Kaiser - curatrice del volume - ha raccolto in vari anni di ricerche gli studi più incisivi dedicati al grande tema della Bildung, frutto della cultura ebraico-tedesca del Novecento: il secolo delle due guerre mondiali! Il secolo della Shoah! Il secolo di Auschwitz! Inserita nella sezione "Scienze della formazione" della collana Studi Bompiani, l'opera presenta la categoria di Bildung - ovvero l'idea della 'formazione' dell'uomo - assumendola come un paradigma forte. Questo, riprendendo la tradizione neoumanistica nata con Goethe e conclusasi nell'apporto degli intellettuali ebrei di lingua tedesca, si oppone la modello americano e anglosassone dell'"apprendimento". La congiunzione fra Kultur tedesca ed ebraismo askenazita è il vero epicentro attorno al quale ruotano i saggi di Theodor W. Adorno, Hannah Arendt, Walter Benjamin, Martin Buber, Ernst Cassirer, Max Horkheimer, Siegfried Kracauer, Karl Lowith, George L. Mosse, Max Scheler, Georg Simmel, Edith Stein. La documentata introduzione di Anna Kaiser situa storicamente questi lavori, orientati a indagare la complessa e proteiforme natura della Bildung umana. Viene così posto in luce l'intreccio teorico e critico che unisce i filosofi ebrei tedeschi, i quali, negli anni più oscuri e tragici per la loro stessa vita, hanno saputo attaccare e rifiutare le forme del nichilismo per accogliere - con lucida chiarezza e determinazione - la prospettiva di una ponderazione dell'umano che diparta dalla Bildung.
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