Breve storia della letteratura italiana del '900
Nel secolo che va a chiudersi la letteratura italiana, come poche altre, si è trovata sollecitata da diverse e contrastanti istanze, e forse per la prima volta, nella sua secolare storia, si è dovuta misurare - anche se in un primo tempo con un atteggiamento di superiorità - con il pubblico e di conseguenza con il mercato editoriale. E' proprio da tale indispensabile premessa che si apre questo libro di Piero Cudini che ricostruisce in modo personalissimo le vicende, i libri, gli autori della nostra letteratura del '900, secolo in cui i fatti della storia e i mutamenti della società hanno profondamente influito sulla produzione letteraria. Se prima, infatti, prevaleva la figura dello scrittore rinchiuso nella 'turris eburnea' che scrive essenzialmente per altri scrittori, ora egli è sollecitato, per vocazione o per necessità, a intervenire in modo militante nella vita politica e sociale, senza per questo trascurare, ovviamente, la dimensione artistica. Due esempi di questo mutato atteggiamento sono, su livelli diversi e con diversi risultati, D'Annunzio e Pasolini con i loro articoli sui quotidiani. In questa analisi, inoltre, sono affrontate quelle forme che ancora l''ufficialità' esita ad accostare alla letteratura, anche se su essa hanno largamente influito: il linguaggio pubblicitario, quello del cinema, i fumetti, la pulp fiction... Un libro originale e, in certi passi, volutamente provocatorio, aggiornatissimo, che si propone di offrire al grande pubblico dei lettori uno dei tanti possibili itinerari da seguire per affrontare, leggere e capire la letteratura italiana di questo secolo.
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