Storia dell'Algeria indipendente
Dopo essere stata un 'simbolo' della lotta per l'emancipazione dei popoli coloniali, influenzando la presa di coscienza anticoloniale in Francia e in Europa, l'Algeria ha dovuto misurarsi con la 'realtà' dell'indipendenza. La crisi che per tutti gli anni '90 ha caratterizzato la transizione dal regime a partito unico del FLN al pluralismo, con una deriva apparentemente inarrestabile verso l'uso indiscriminato della violenza, è il segno di quanto profonde fossero le lacerazioni e quanto complessi, nelle condizioni dell'Algeria, i problemi dello sviluppo, dell'integrazione nazionale, della democrazia. Il libro ricostruisce la guerra di liberazione nazionale (1954-1962), anche alla luce di nuove fonti e nuove prospettive storiografiche, e affronta quindi le esperienze di Ben Bella, Boumediène e Chadli Bendjedid, i tre presidenti fino al 1992. Il tentativo di trasformazione della società con un enorme impegno di industrializzazione nel nome del socialismo, di fatto a favore di una classe burocratico-militare che controllava le compagnie statali, è finito con un insuccesso che ha messo in pericolo non solo la stabilità di governo, ma dello stesso Stato. La conclusione è sospesa perché - fra la sfida islamica e resistenza del vecchio potere militare - l'Algeria è sull'"orlo dell'abisso".
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