Gli amici di Hitler. Lord Londonderry, la Gran Bretagna verso la via della guerra
L'apocalisse della Seconda guerra mondiale fu davvero inevitabile? La classe dirigente britannica avrebbe potuto fermare l'ascesa del nazismo prima del precipitare degli eventi? Per far luce su questi scottanti e controversi interrogativi, Ian Kershaw ha ricostruito l'esemplare parabola politica di Charles S. H. Vane-Tempest-Stewart, settimo marchese di Londonderry: rampollo di una delle famiglie dal lignaggio più puro d'Inghilterra, ministro dell'Aviazione, cugino di Churchill e intimo amico del re, fu l'unico membro del gabinetto a non nascondere la propria amicizia e ammirazione per il Fuhrer. Sebbene la simpatia per le idee e la fulminea ascesa di Hitler non fosse rara tra gli aristocratici inglesi, fu Lord Londonderry a diventare il capro espiatorio di una colpa - la politica dell''appeasement' - che ricadeva su più vasti settori dell'establishment britannico. La solennità con cui improvvisamente, dopo lo scoppio del conflitto, Lord Londonderry venne arrestato per spionaggio e alto tradimento forse non fu altro, come suggerisce Kershaw in questo saggio capace di sollevare molti dubbi sulla storiografia ufficiale, che un modo per allontanare lo spettro di un imperdonabile errore politico della classe dirigente britannica, un errore che minacciò la sopravvivenza stessa dell'Inghilterra. A sessant'anni dalla morte di Hitler, con questo libro scomodo e scioccante, il massimo esperto di nazismo ha coraggiosamente riaperto una pagina della storia che per troppi anni si è voluto occultare.
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