Sulla negazione
I saggi contenuti in questo volume si impegnano in un serrato confronto con il concetto di 'negazione', sia alla luce del ruolo decisivo giocato da quest'ultimo nel 'dramma' del pensiero occidentale, sia perché è soltanto a partire da tale confronto che può delinearsi una prospettiva filosofica davvero fedele alla 'questione del fondamento'. Si tratta evidentemente di una prospettiva del tutto 'inedita', se oggi è proprio la bandiera della negazione quella che molti agitano per giustificare la 'disillusione del pensiero' cui l'Occidente sarebbe destinato. Agostino, Tommaso, Cartesio, Freud, Hofmannsthal: questi i presunti attori della fatale 'décadence' che, mettendo in discussione la possibilità di un pensiero libero dal negativo, sarebbero approdati a un'arrendevole rinuncia a 'dire' l'Assoluto. Ben altra 'musica' suonano proprio questi autori nelle pagine di questo libro. Senza pretese sistematiche - fedele anzi a uno sguardo autenticamente inaugurale, già da sempre in pari con la propria carica eversiva - esse porgono l'orecchio a quell'altro pensiero della 'negazione', che altrettanto da sempre pulsa nelle vene della grande filosofia.
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