La condizione umana
"La condizione umana", Premio Goncourt 1933, è un grande romanzo (celebratissimo da Trotsky, Gide ed Hemingway) sulla tragedia della Rivoluzione cinese del 1927, una lucida analisi dell'epica dell'azione. La rivoluzione diviene qui simbolo di libertà, di fraternità umana, di palingenesi del mondo. I tre protagonisti - il samurai Kyo (che incarna l'eroismo come disciplina), il terrorista Cen (che interpreta l'eroismo come vocazione) e il libertario Katov (che vive l'eroismo come riscatto sociale) - guidano la rivolta comunista per la liberazione di Shangai prima dell'arrivo di Chiang Kai-shek alla testa delle truppe del Kuomintang: ma il patto Chiang-Stalin (ratificato passivamente dal Comintern) sottrae loro la vittoria e li condanna al massacro. Siamo in una Cina urbana, cosmopolita, popolata di avventurieri, esaltati romantici e cospiratori eroici: la rivoluzione è qui un'esplosione di atteggiamenti volontaristici estremi e di sfide metafisiche che non rifiutano la morte come metamorfosi.
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