Diario di un cane
Come scrive Sergio Quinzio nella prefazione: "...Attraverso l'aderenza terrestre del suo cane, Luciano Radi ritrova un rapporto... con la sua casa e la sua terra umbra, con il proprio passato e perfino con il linguaggio della propria infanzia..." Sicché questo Diario di un cane diventa anche diario intimo del padrone, il quale, grazie alla convivenza con il suo pastore maremmano, si accosta alle cose infime della vita con un occhio candido che nasconde nella realtà della natura un alito di poesia. a girare nudi per dimostrare di non essere stati invasati.
Momentaneamente non ordinabile