Beat hippie yippie
"Questo libro, dolcissimo libro di sogni, di utopie, di dubbiose speranze, è nato nel 1977, è stato ristampato nel 1990, ha avuto una melanconica prefazione nel 1996; e ora viene riproposto ai giovani nuovi, magari già figli dei giovani di allora, con le utopie e le speranze diventate ricordi, le intemperanze e le contestazioni diventate impegno nel non-impegno, il Moratorium Day e la pornografia della violenza diventati simboli di sconfitte che non si vorrebbero accettare senza speranza."(Dalla nuova Introduzione dell'autrice). Questa raccolta di articoli, saggi, interventi costituisce uno dei testi fondamentali dell'amorosa ricerca americana di Fernanda Pivano. Sono di scena i movimenti di pensiero dell'Altra Cultura da quando presero forma negli anni Cinquanta a quando vennero inghiottiti dall'attivismo politico. Il fatto che questi pezzi siano stati scritti a poche ore" dagli avvenimenti, fornisce un particolare sapore e una candida intensità a documentazione di una partecipazione di sorpresa e di speranza. immagini colte sul vivo, con un deliberato rifiuto di meditazioni e di citazioni pedanti, ma con la capacità di capire e prevedere che anima da sempre il viaggio di Fernanda Pivano dentro la gamma più vasta degli aspetti e dei frutti di una cultura. Un libro senza tempo, una pagina fondamentale della nostra storia. Una saggio completo e chiaro che fa il punto della situazione su quello che fu il movimento giovanile negli USA negli anni anteriori al mitico Sessantotto e al suo confluire in vero e proprio impegno politico. Articoli scritti immediatamente dopo i fatti, che ripresentano quei lontani episodi come appena accaduti, commentati con partecipazione. La storia di quel grande laboratorio americano, in cui si preparavano e andavano maturando quelle teorie che di lì a poco avrebbero infiammato l'Europa. Il Beat e l'Underground, il teatro che passa dalla Contestazione alla Strumentalizzazione, la vecchia e nuova Sinistra, il problema razziale, il pacifismo e la non-violenza.