Il mistero di Edwin Drood
L'8 giugno 1870 Charles Dickens, morendo, lasciò incompiuto il suo ultimo romanzo, "Il mistero di Edwin Drood", e già all'indomani della sua prima edizione fu definito "la più misteriosa storia che sia mai stata scritta". Al fascino della vicenda di suspense costruita dalla fantasia creativa del grande scrittore inglese s'aggiunse la curiosità per il mistero non risolto, l'emozione della ricerca di una soluzione, di un finale, che Dickens non aveva rivelato né affidato a nessuno dei suoi appunti. Ci provarono in tanti, lungo tutto un secolo, a dare una risposta a molti interrogativi: chi aveva ucciso Edwin Drood? (Ma Edwin era stato davvero assassinato?) Che parte aveva avuto, nella scomparsa del nipote, John Jasper, direttore del coro della cattedrale di Cloisterham, ma in segreto frequentatore di una fumeria d'oppio nell'East End di Londra? Che destino sarebbe toccato a Rosa Bud, ex fidanzata di Edwin, per la quale Jasper nutriva una passione accanita e gelosa? E chi era in realtà Datchery, il misterioso personaggio venuto da chissà dove, con una doppia o tripla vita, una vita di sottofondo, che era comparso a Cloisterham dopo che il supposto delitto era stato commesso? La risposta più convincente e definitiva, perfettamente aderente alla cultura, allo stile, al mondo fantastico di Dickens, ci è offerta da Leon Garfield, lo studioso e narratore inglese che è riuscito come nessun altro a penetrare nel mondo dickensiano. Le illustrazioni di Antony Maitland contribuiscono ulteriormente alla ricostruzione dell'atmosfera dickensiana.
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