The Mother
May ha un po' più di sessant'anni. Due figli adulti, e un marito precocemente invecchiato che muore senza opporre alcuna resistenza alla sua fine. Si ritrova così sola e senza più doveri sociali, con un'anima naturalmente ribelle, in una città che le offre la possibilità di una nuova vita e di un nuovo amore, agli occhi del mondo oscenamente sessuato. Storia di una madre non più giovane che si innamora dell'amante di sua figlia, ma anche riflessione sulle crudeli dinamiche famigliari, racconto 'scandaloso' su un amore in realtà puro e disperato, "The Mother" è la sceneggiatura originale con cui Hanif Kureishi ritorna a lavorare per Roger Michell, dopo la trasposizione cinematografica di "Il Budda delle periferie". Un 'romanzo visivo' che esplora i temi più cari a Kureishi: la solitudine dell'esistenza, la gioia e la paura dell'innamoramento, il potere sovversivo e salvifico del sesso, la lotta ai pregiudizi, razziali come anagrafici, e soprattutto la possibilità reale del cambiamento, l'inizio di una nuova vita che aspetta tutti dietro l'angolo, se solo prima o poi, a dispetto di quello che pensano gli altri intorno, decidessimo di metterci in movimento.
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