La nascita della tragedia
Per quanto nessuno, dal poeta latino Orazio in poi, abbia mai osato negare il grande debito culturale dell'Occidente nei confronti dela Grecia antica, Nietzsche pone la questione in modo del tutto nuovo. Qual è la 'vera' eredità lasciataci dai Greci? Come collimavano, non solo sul piano mitico, ma anche su quello estetico e psicologico, un dio equilibrato e composto come Apollo e un dio eccessivo e furioso come Dioniso? L'analisi è avvincente e il lettore non sa sottrarsi al fascino della tesi nietzschiana, per cui 'l'apollineo' e il 'dionisiaco' si configurano come "istinti artistici della natura stessa". Per sentirsi, alla fine, come l'autore disse di sé: "un barbaro ebbro che sogna ai piedi di una statua di Venere".
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